La collana Kairós

La collana Kairós

Questa collana è il frutto di incontri promossi a Palermo dalla Comunità Kairós e intende presentare alcune riflessioni – sulla bibbia, sui Padri del Deserto e su temi teologici-spirituali legati alla contemporaneità – ritenute significative per aiutare una possibile coniugazione tra fede e modernità/post-modernità. Si tratta, ovviamente, di materiali di lavoro che vogliono stimolare percorsi di interiorizzazione, ripensamento e maturazione da parte della coscienza personale del lettore.
La collana comprende Quaderni e tre volumi contenenti le Introduzioni alla Lectio divina dei brani evangelici proposti dalla liturgia domenicale nei tre anni A, B e C.


Io-Tu. In principio la relazione. Atti del I Convegno della Comunità Kairòs
Alessandra Colonna Romano (a cura di)

2012, Il Pozzo di Giacobbe

Relazione, alterità, rapporto dialogico io-tu sono temi oggi al centro di un serrato dibattito. E tuttavia questa gran messe di riflessioni non sempre porta ad una maggiore e condivisa chiarezza sui significati da riconoscere e attribuire loro. Non solo. In contesti civili sempre più disumanizzanti aumentano le forme della diffidenza e del rifiuto, della distanza e del pregiudizio e, sovente, ci si imbatte in comportamenti poco rispettosi dell’alterità. Questi aspetti, insieme teorici e pratici, motivano le riflessioni qui inserite, frutto di un partecipato convegno organizzato a Palermo dalla comunità Kairós il 29-30 ottobre 2010. In esse ampio spazio viene dato all’analisi delle dinamiche relazionali secondo le prospettive socio-antropologica, teologica e politico-economica, ovvero secondo le tre fondamentali dimensioni del vivere umano: la relazione tra noi e l’altro, la relazione con gli uomini e con Dio nelle religioni e, infine, la relazione nella comunità, sia essa la città, il mercato, lo Stato.


L’attesa e la speranza
Giovanni Farro e Maurizio Muraglia

2011, Il Pozzo di Giacobbe

Questo libro vuole essere un’occasione per vivere il tempo di Avvento leggendo, meditando e pregando quotidianamente la Parola nei testi proposti dalla liturgia feriale e festiva. La sua struttura prevede come asse portante la riflessione sull’Evangelo del giorno, con un approccio volto a coniugare il rispetto dell’alterità storico-culturale del testo con le tematiche esistenziali e antropologiche che la Scrittura pone all’uomo contemporaneo. Il momento della riflessione sul brano evangelico è incorniciato, secondo lo spirito tipico della lectio divina, da una preghiera sempre ispirata alla Parola. Inoltre, sia la presenza costante di un brano estratto dalla prima lettura prevista dalla liturgia sia l’utilizzo di citazioni da autori spirituali antichi e moderni consentono di arricchire l’esperienza spirituale quotidiana. In tal modo testo biblico e tradizione da un lato, studio e preghiera dall’altro trovano la loro opportuna integrazione.


Ascoltate oggi la sua voce. Lectio divina per le domeniche dell’anno A
Ascoltate oggi la sua voce. Lectio divina per le domeniche dell’anno B
Ascoltate oggi la sua voce. Lectio divina per le domeniche dell’anno C
a cura di Maurizio Muraglia
2006-2008, Il Pozzo di Giacobbe

Questi libri, scritti a più mani e curati da Maurizio Muraglia, sono il frutto di un’esperienza comunitaria. I loro autori praticano da anni, insieme, la lectio divina e la offrono ad altre comunità ecclesiali. Ascoltare settimanalmente la Parola di Dio, meditarla, pregarla, contemplarla è alla base dell’idea di riunire tutte le lectio di ciascun anno liturgico. Non si tratta di fornire un ulteriore commento esegetico al brano evangelico della domenica, bensì di praticare una lettura biblica che, restando fedele al testo nei caratteri che lo legano alla sua epoca e alla sua cultura, prenda in seria considerazione il potenziale che esso contiene di interpellare l’uomo contemporaneo nel suo cammino di fedeltà alla storia in compagnia degli uomini. E’ dunque una Parola compresa e pregata. Compresa in quanto pregata e pregata in quanto compresa. L’approccio ermeneutico alle Scritture di queste brevi lectio domenicali e festive, nel consentire a ciascuno di rivolgere lo sguardo a Cristo, non perde di vista le istanze più radicali del nostro tempo. La cura della dimensione orante, presente nella lectio divina in forma di oratio e contemplatio, permette alle comunità che lo utilizzano anche un uso liturgico del testo.


Perché… Signore? La preghiera: dono, dialogo, illuminazione
Giancarlo Bruni

2008, Il Pozzo di Giacobbe



La vita spirituale nei Padri del Deserto
Sabino Chialà

2007, Il Pozzo di Giacobbe

Il nostro mondo ha fame di sapienza. Di una sapienza profonda, interiore, che parli un linguaggio antropologico-esistenziale, capace di essere udito dal nostro cuore. L’agile, ma denso e gustoso libro di Sabino Chialà sulla vita spirituale nei Padri del deserto ci offre un prezioso frammento di questa sapienza. Antica e per questo nuova. Scoperta da uomini che hanno fatto del deserto non una fuga mundi, ma il luogo centrale della loro lotta contro tutto ciò che ostacolava il loro rapporto con Dio, con se stessi, con gli altri. Il deserto, allora, svestito da ogni accezione romantico-estetizzante ed inteso come icone di quello spazio interiore, che ogni uomo trova dentro di sé, quando viaggia dentro il suo cuore, scoprendo profondità mai intese, sconosciute, luoghi di nuova consapevolezza di sé e delle proprie relazioni vitali. Questa sapienza, proprio perché connotata cristianamente, non smette mai di essere antropologica e di parlare, quindi, a tutti. Oggi più che mai.


Chi è l’uomo Signore? Viaggio alla scoperta del cuore
Carmelo Torcivia

2007, Il Pozzo di Giacobbe



Abitare la parola. Aspetti teorici e pratici della lectio divina
Giovanni Farro, Maurizio Muraglia, Carmelo Torcivia, Franco Conigliaro

2005, Il Pozzo di Giacobbe

La fede cristiana si nutre da sempre dell’ascolto della Parola di Dio. La pratica antichissima della lectio divina, sempre più diffusa oggi tra le comunità cristiane, mostra come la vitalità della Parola, incarnata nelle Scritture, possa interpellare l’uomo sulle questioni che si affacciano alla sua esistenza quotidiana. Leggere le Scritture in maniera ermeneutica, rifuggendo da approcci devozionistici o fondamentalistici, non soltanto consente all’uomo del nostro tempo, nella sua dimensione spirituale, di tenere insieme fede e ragione, preghiera e intelligenza, ma permette alle comunità cristiane che si radunano attorno alla Parola di interfacciarsi con gli uomini del nostro tempo in modo non difensivo ma disponibile ad una compagnia autentica e non viziata da pretese di indottrinamento. Leggere, meditare, pregare e contemplare la Parola si configurano pertanto come tappe, intimamente connesse, di un umanissimo percorso della fede che non insegue visioni e miracoli ma si pone con intelligenza e umiltà alla sequela del Verbo che incessantemente parla ad ogni uomo.

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