[...] I discepoli sono chiamati a prendere coscienza del loro essere in relazione con gli altri e della necessità che il loro agire non sia per se stessi ma per gli altri. Secondo una misura che rispetta l’altro da sé, nella consapevolezza che il loro compito è di dare gusto, ossia valorizzare ciò che già c’è nel mondo senza sopraffarlo. [...]