La cultura contemporanea ha contrapposto comunità e libertà, comunità e società. E tuttavia, l’esigenza comunitaria, al di là di scontate nostalgie per tempi passati, è sempre in primo piano. Dal punto di vista ecclesiale la categoria “comunità” è molto utilizzata per indicare le varie aggregazioni di fedeli, dalla parrocchia ai gruppi e movimenti ecclesiali. Il perdono, d’altro canto, è una realtà importante che si è chiamati ad esercitare a partire dalle occasioni della vita, dalle ferite relazionali che si portano nel proprio corpo. Realtà difficile, per alcuni impossibile. E tuttavia portatrice di una logica di apertura alla vita e al futuro delle stesse relazioni. La comunità, in forza del suo essere grembo della tessitura permanente delle relazioni, risulta il luogo più adatto per vivere la benefica mentalità del perdono. In particolare, la comunità cristiana: ha maturato nel corso dei secoli forme sapienti per generare il perdono.

Mercoledi e giovedì 1-2 ottobre 2014

Chiesa Santa Maria della Catena

ore 17.30-20.00

Relatore: Sabino Chialà, monaco di Bose